Cartelle esattoriali: guida al pagamento

Il sistema pagoPA, che da qualche anno ha sostituito i vecchi bollettini RAV allegati alle cartelle, offre più modalità di pagamento e limita gli errori nel calcolo delle somme versate.

Ultimo aggiornamento:

03 Gennaio 2023

Tempo di lettura:

Come pagare la cartella

Da diversi anni alle cartelle esattoriali non è più allegato un bollettino postale, ma un modulo di pagoPA che offre maggiori possibilità per effettuare il versamento.

Modalità telematica

  • Sul sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • Con cellulare o tablet scaricando l'app di Agenzia delle Entrate – Riscossione;
  • Con home banking di qualunque Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) aderente a pagoPA.

Modalità non telematica

  • direttamente agli sportelli dell'Agente della Riscossione;
  • agli uffici postali;
  • alle ricevitorie e tabaccai che gestiscono il servizio pagoPA.
Dove posso trovare la situazione dei miei pagamenti?

Puoi conoscere tutti i dettagli della tua posizione, pagare o chiedere sospensioni o rateazioni sul sito di Agenzia delle Entrate – Riscossione entrando nella tua area riservata con Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure con identità digitale SPID.

Pagamento prima e dopo 60 giorni dalla notifica

Gli importi da versare sono diversi a seconda che il pagamento venga effettuato entro 60 giorni dalla notifica della cartella, oppure successivamente:

  • se il pagamento avviene entro 60 giorni, si devono versare i tributi a ruolo, gli oneri di riscossione (aboliti per i ruoli emessi a partire dal 2022) e le spese di notifica;
  • se il pagamento avviene dopo 60 giorni dalla notifica, si deve pagare, oltre a quanto indicato al punto precedente, anche gli interessi di mora e il rimborso delle spese per eventuali procedure esecutive. Con i più moderni sistemi di versamento tramite pagoPA, al momento del pagamento l'importo dovrebbe essere automaticamente aggiornato, e risultare quindi maggiore di quello indicato sulla cartella stampata.

Composizione dell’importo da pagare

Una volta che il diritto annuale è stato inserito in cartella esattoriale, i codici che lo identificano sono diversi da quelli per il pagamento con F24. Non c'è però bisogno di compilare niente: basta pagare il modulo pagoPA allegato alla cartella.

  • Il codice 0961 si riferisce al diritto annuale calcolato come differenza tra quanto era dovuto dall'impresa e quanto è stato effettivamente versato con modello F24. A fianco del codice "0961", sono indicati l'anno di competenza a cui si riferisce e il numero REA dell'impresa che non ha pagato correttamente.
  • il codice 0962 si riferisce alla sanzione per omesso o tardivo versamento.
  • il codice 0992 si riferisce agli interessi legali sulle somme non versate entro i termini di legge ed è calcolato dalla scadenza dell'annualità di riferimento alla data di effettivo versamento (per i pagamenti in ritardo) oppure fino alla data di consegna dei ruoli all'Agente della Riscossione (per i pagamenti omessi o incompleti).
  • Se sono presenti righe con i codici tributo 5062, 5063, 5064, 5065, 5076, queste non si riferiscono al diritto annuale, bensì all'Ufficio Sanzioni (ex-UPICA) della Camera di commercio, per cui in tal caso bisognerà rivolgersi a tale ufficio.
  • Le spese di notifica spettano all'Agente della Riscossione.
  • Gli oneri di riscossione sono un ulteriore rimborso all'Agente per i costi sostenuti per la sua attività; sono presenti solo sui ruoli emessi fino al 2021, mentre sui successivi sono stati aboliti.
  • Gli interessi di mora devono essere aggiunti solo in caso di cartella pagata in ritardo (oltre 60 giorni dalla notifica). L'importo è calcolato automaticamente dai sistemi pagoPA al momento del versamento.
  • Se l'Agente ha sostenuto delle spese per procedure cautelari o esecutive (per esempio, il fermo amministrativo di automezzi di proprietà del debitore), il rimborso di queste spese è anch'esso aggiunto al totale da pagare.

La stessa cartella notificata a più persone

La cartella per violazioni sul diritto annuale può essere inviata a un unico nominativo, oppure ci possono essere più copie della stessa cartella notificate a persone diverse, chiamate "coobbligati".

Questa situazione si vede:

  • Dall'indicazione di "coobbligato" inserita subito dopo l'indirizzo (nella prima pagina della cartella esattoriale)
  • Dal numero di cartella, che è lo stesso confrontando il documento ricevuto da persone diverse, tranne le ultime tre cifre (000 per l'obbligato principale e 001, 002, 003 … oppure 501, 502, 503 … per i coobbligati).

Gli importi a ruolo nelle cartelle con coobbligati devono essere pagati una volta sola. Le altre persone dovranno pagare solamente le spese di notifica (l'importo dovrebbe essere automaticamente aggiornato al momento dell'operazione con pagoPA). Le cartelle emesse, sempre dalla Camera di commercio, con codici 5062, 5063, 5064, 5065, 5076 (Ufficio Sanzioni e Vigilanza), hanno regole diverse.

Abbiamo pagato più volte la stessa cartella. Che dobbiamo fare?

Con pagoPA, non dovrebbe più succedere. Se si tratta realmente della stessa cartella pagata da più coobbligati, puoi richiedere il rimborso direttamente ad Agenzia delle Entrate – Riscossione.

A cura di

Ufficio Diritto Annuale

Sede di Prato - Via del Romito, 71
0574 612761-762

Sede di Pistoia - Corso Silvano Fedi, 36
0573 991447-473

diritto.annuale@ptpo.camcom.it



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